sabato 24 maggio 2014

IL CAMBIAMENTO CREDIBILE



Credibile è qualcosa che può essere considerato vero, attendibile. Qualcosa su cui riporre fiducia, perché si è certi che risponde a verità. Il M5S è credibile. È credibile quando i suoi candidati sottoscrivono il vincolo di massimo due mandati, quando i suoi deputati in parlamento si dimezzano lo stipendio e restituiscono i soldi, quando nelle liste elettorali vengono iscritti solo incensurati, quando gli avvenimenti di palazzo vengono raccontati nelle piazze e documentati sul web, quando i disegni di legge vengono condivisi e votati dagli e con gli attivisti del MoVimento.
E’ credibile perché composto da persone che della politica non fanno un mestiere, ma un servizio, accomunati non da un interesse, ma da una visione: abbattere le barriere costruite dalla nomenklatura, dalle lobby, dai sistemi di potere che privilegiano alcuni a scapito di moltissimi, e creare futuro. Già la parola sembra un azzardo di questi tempi, ma noi la pronunciamo con orgoglio perché crediamo che costituisca non solo un diritto, ma un dovere sia nei confronti di noi stessi che delle giovani generazioni. Quel futuro che la politica di questi anni, nazionale ed europea, con rapace strategia ci ha sottratto goccia a goccia, privandoci della possibilità di sognare, costruire, immaginare, scegliere. 
Ebbene, il M5S non intende cedere alla logica del più forte, anche perché ormai, mentre scriviamo, è chiaro che il gigante ha i piedi d’argilla. Lo vediamo sgretolarsi, sciogliersi come neve al sole, questo sistema che privilegia l’avere all’essere, la logica del profitto a quella del benessere dei popoli. Sappiamo che il tempo è finito, che chi resiste dovrà arrendersi: la massa critica composta da cittadini che rivendicano i loro diritti, la loro dignità, la rettitudine e l’integrità è ormai un’onda in piena. Stiamo riscrivendo la storia, e lo stiamo facendo in modo pacifico, democratico, sereno perché sappiamo che il cambiamento è in atto e nulla potrà fermarlo. Il nostro percorso non trova radici nelle ragioni di un mero avvicendamento politico, ma in una crescita delle coscienze individuali che scelgono nuovi modi per abitare questo pianeta, scelgono una esistenza sostenibile sia a livello ecologico che di comunità, dove nessuno possa essere calpestato e ignorato. Usciamo dalla logica del pesce grande che mangia il pesce piccolo, e procediamo alla rinascita della nostra Italia e dell’Europa dei popoli, partendo dal territorio, dalle piccole realtà come Città della Pieve. Grazie quindi a tutti i cittadini che abbiamo avuto modo di incontrare, con cui abbiamo discusso, che hanno partecipato alla costruzione di una nuova cittadinanza attiva, al rinnovato senso di Comunità. Il nostro impegno continua: osiamo concepire il nuovo e il nuovo si concretizzerà. Il tempo è giunto.

http://www.corrierepievese.it/subpages.php?id_articolo=1305

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