mercoledì 21 gennaio 2015

la tecnologia intelligente




Finalmente una buona notizia, finalmente un utilizzo serio e utile della ricerca tecnologica!


Grazie - con buona pace dei detrattori di Napoli - ai ricercatori del CNR della città campana, ritorniamo a parlare del tesoro: circa 1800 papiri carbonizzati dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.c. e rinvenuti in una villa di Ercolano, soprannominata appunto la Villa dei Papiri. 
I papiri, ritrovati nel lontano 1752 non sono mai stati esplorati al loro interno per evitarne la sgretolazione. A quanto pare però finalmente saremo in grado di conoscerne il preziosissimo contenuto, grazie ad una raffinata procedura di tecnica tomografica
Dalle primissime indagini pare che gli scritti possano essere ricondotti al I sec d.c. e attribuibili allo stesso filosofo epicureo Filodemo. 
Tutto ancora da verificare, e tutto da scoprire, ma intanto qualcosa di grande e bello esiste e si muove,  in questa società di morti viventi; intanto qualcosa arriva a donarci speranza di bellezza e saggezza del vivere. E' questa la direzione che auspico per l'Italia: essere un museo a cielo aperto, un giardino dell'eden, dono per il mondo intero.

  

lunedì 19 gennaio 2015

A PROPOSITO DI LIBERTA' DI ESPRESSIONE





Quante storie! Quante parole, in questi tristi giorni, sulla capacità dell'occidente di essere libero di esprimere le sue opinioni mentre "gli altri" vorrebbero zittirci, annichilirci con il loro asservimento ad una realtà fatta di sopraffazione e precetti di medievale memoria.
Peccato che siano parole, parole, parole... come cantava Mina con Alberto Lupo!

Non intendo difendere chi uccide per lo sberleffo in una vignetta, soprattutto non intendo entrare nel merito della questione terrorismo e della scabrosa vicenda di Charlie Hebdo, sulla quale tanto ci sarebbe da dire, ragionare, argomentare.
La mia considerazione si riferisce solo alla presunta e tanto sbandierata supremazia europea, per cui il diritto di parola è salvaguardato e difeso senza se e senza ma. 
Semplicemente, non è vero, almeno non in Italia. 
Alle già evidenti censure operate dalla stampa nazionale e dai media, alle reticenze quando non menzogne propinate da molta classe politica agli italiani, si aggiungono episodi eclatanti come quello della denuncia per istigazione a delinquere allo scrittore e pensatore (specie rara!) Erri de Luca. De Luca, da persona intelligente, coerente e libera, asserisce di essere responsabile di aver pronunciato parole contrarie alla TAV, ma rifiuta di discolparsi, appellandosi invece all'art. 21 della Costituzione Italiana che esordisce così:   



"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."


Fantastico. Bisognerebbe stampare l'epitaffio a lettere d'oro nella pubblica piazza, così, giusto per rimembranza...


Intanto Erri de Luca, attraverso un piccolo pamphlet dal titolo "la parola Contraria", rispedisce al mittente l'accusa di sabotaggio, affermando che è lui a subire il sabotaggio della sua libertà di espressione, e nello specifico di usare la parola "sabotaggio" secondo i poliedrici significati che il vocabolario italiano attribuisce al termine. Soprattutto, è impedito nell'esercizio dell'utilizzo della "parola contraria", dell'opinione avversa allo status quo e ai potentati economico/politici, che gestiscono la vita delle genti e delle terre senza alcuna reale dialettica etica.    

Questa piccola vicenda, emblematica, ci ricorda che esistono varie forme di autocrazia e che non è tutto oro quello che luccica. Le azioni eclatanti - come le limitazioni di libertà di alcuni regimi, paesi, correnti di pensiero religiose e non - in quanto tali, scuotono le coscienze e fanno gridare, giustamente, all'orrore. Hanno un unico pregio: sono sincere, si mostrano per quello che sono, da esse si possono prendere le distanze. Così non è, quando il regime si ammanta di falsa democrazia, riducendo la stessa ad un guscio vuoto, nel quale l'uomo si perde, smarrito, alla ricerca di una verità nascosta da mille specchi.